Esternalizzare i trattamenti PVD e galvanici: vantaggi, rischi e strategie del terzismo
Una scelta strategica per l’industria italiana
Nel settore dei trattamenti superficiali, la decisione se gestire internamente un impianto galvanico o PVD oppure affidarsi a un partner esterno specializzato rappresenta un passaggio strategico per molte imprese.
Conviene dotarsi di una linea produttiva interna o rivolgersi a un fornitore di galvanica e PVD conto terzi capace di garantire qualità e continuità?
Oggi settori chiave dell’industria italiana, come rubinetteria, arredo, moda, occhialeria e automotive, si trovano di fronte a questo bivio.
Le tecnologie di galvanica e Physical Vapor Deposition (PVD) richiedono competenze tecniche avanzate, investimenti importanti e un aggiornamento costante in materia normativa e di sicurezza. In un contesto in cui standard estetici, vincoli ambientali e richieste del mercato evolvono con rapidità, la scelta del modello organizzativo può incidere profondamente su competitività e sostenibilità.
L’obiettivo di questo articolo è analizzare in modo concreto vantaggi e criticità dell’esternalizzazione dei processi di galvanica e PVD rispetto alla gestione interna, valutando gli impatti tecnici, economici e organizzativi di entrambe le opzioni.

Costi d’investimento e gestione: il peso dell’impianto interno
Quando un’azienda decide di installare internamente un impianto galvanico o un reparto PVD, la prima barriera è rappresentata dai costi.
Acquistare e mettere in funzione un impianto di questo tipo richiede un investimento iniziale molto elevato, che può raggiungere milioni di euro solo per le attrezzature: camere a vuoto, sistemi di aspirazione e filtrazione, vasche galvaniche, circuiti di depurazione, dispositivi di sicurezza e impianti di smaltimento.
Costi di gestione ricorrenti
A queste spese iniziali si aggiungono i costi operativi, spesso sottovalutati ma altrettanto significativi:
- Energia elettrica (particolarmente elevata nei processi PVD, dove è coinvolto il vuoto e l’evaporazione o sputtering)
- Consumabili e prodotti chimici
- Manutenzione e gestione rifiuti
- Personale tecnico qualificato
- Fermi macchina e controlli ambientali periodici
Per molte imprese, soprattutto quelle con lotti di produzione variabili o finiture speciali, questi costi fissi diventano un ostacolo alla competitività.
L’impianto deve lavorare costantemente per ammortizzare l’investimento, ma nei periodi di domanda ridotta rischia di rimanere sottoutilizzato, aumentando il costo unitario per pezzo.
Il vantaggio del partner conto terzi
Affidarsi a un fornitore galvanica e PVD conto terzi consente di trasformare questi costi fissi in costi variabili: si paga solo per i trattamenti effettivamente eseguiti, senza immobilizzare capitale né sostenere i rischi di fermo impianto.
Il partner esterno assorbe oneri e responsabilità, permettendo all’azienda di concentrare le proprie risorse su sviluppo prodotto, design e innovazione.
Un esempio pratico: un’azienda di rubinetteria o arredo che voglia introdurre una finitura PVD come cortìn satinato o oro giallo lucido dovrebbe affrontare costi elevati e ritorni incerti. Esternalizzando, invece, accede alla stessa qualità pagando solo ciò che produce, con maggiore flessibilità e minore rischio finanziario.

Sintesi
Esternalizzare i trattamenti galvanici e PVD consente di alleggerire la struttura aziendale, ridurre i rischi e concentrare le energie sull’innovazione e sul valore del prodotto, anziché sulla gestione impiantistica.
Normative e sicurezza chimica: la complessità che pesa
Gestire internamente un reparto di galvanica o PVD significa anche gestire una delle aree più delicate dal punto di vista normativo.
Le aziende devono garantire la conformità a normative come REACH, RoHS e alle direttive AIA per le emissioni, predisporre piani di sicurezza per il personale e gestire correttamente rifiuti e scarichi. Per farlo servono competenze tecniche specifiche e spesso un ufficio interno dedicato alla compliance.
Nei trattamenti galvanici tradizionali occorre gestire bagni elettrolitici, metalli pesanti, acidità, sostanze tossiche, neutralizzazione, smaltimento e tutto monitorato da frequenti controlli periodici.
Nei processi PVD, c’è la necessità di gestire camere a vuoto, sistemi di evacuazione, scarico dei materiali residui, apparecchiature ad alta energia e tecnologie complesse.
Laddove invece il lavoro di finitura è affidato ad un partner di galvanica e PVD esterno, sarà quest’ultimo a farsi carico di:
- Monitorare i parametri ambientali e di sicurezza
- Aggiornare le procedure in base alle nuove direttive europee
- Garantire la tracciabilità dei processi e qualità costante
In questo modo, il cliente può rimanere concentrato sul proprio core business, riducendo il rischio operativo e legale di gestione di un impianto.

Sintesi
La gestione interna di impianti galvanici o PVD comporta un’elevata complessità normativa.
Affidarsi a un partner conto terzi certificato riduce rischi e oneri, garantendo sicurezza, conformità e qualità costante dei processi.

Tecnologia e know-how: aggiornarsi richiede tempo (e capitale)
Il mondo dei trattamenti superficiali evolve rapidamente. Nuove formulazioni, colori di tendenza e substrati complessi richiedono aggiornamenti continui sia sul piano tecnico sia su quello normativo.
Aggiornare un impianto interno richiede tempo e risorse e gestire un impianto galvanico o PVD in azienda significa investire costantemente in:
- Aggiornamento software e controlli di processo
- Formazione del personale
- Ricerca su nuovi materiali e cicli di deposizione
Anche un impianto efficiente, se non rinnovato per qualche anno, rischia di diventare obsoleto. Ciò può compromettere la qualità delle finiture e la capacità di rispondere alle richieste del mercato.
Il vantaggio competitivo del fornitore specializzato
Un partner galvanica e PVD conto terzi investe regolarmente in tecnologia, sperimenta nuove finiture e aggiorna la propria offerta.
Questo consente ai clienti di accedere a un know-how costantemente aggiornato senza immobilizzare capitale o rallentare la produzione.
Un’azienda orientata al design può, per esempio, introdurre rapidamente una nuova finitura PVD “carbon black” o “champagne satinato” senza dover acquistare nuovi target o condurre prove interne.
Sintesi
Esternalizzare significa trasformare la complessità tecnologica in un vantaggio competitivo, lasciando che sia il partner a mantenere la “macchina” sempre aggiornata.
Flessibilità produttiva e riduzione dei fermi macchina
Uno dei principali limiti di un impianto interno è la sua rigidità operativa. Ogni cambio di colore, formula o materiale comporta tempi di setup, test di compatibilità e fermi linea. Per un’azienda che lavora su più collezioni o commesse variabili, questo può tradursi in ritardi, costi aggiuntivi e inefficienze nella pianificazione.
Quando la galvanica o il PVD vengono gestiti internamente, bisogna considerare anche i fermi dovuti a manutenzioni, controlli di processo, variazioni di produzione o guasti improvvisi. Nei periodi di bassa domanda, inoltre, l’impianto rimane inattivo ma continua a generare costi fissi di personale ed energia.
Esternalizzare per aumentare la flessibilità
Affidarsi a un partner esterno permette invece di adattarsi con maggiore rapidità ai ritmi del mercato.
L’azienda può inviare i componenti per il trattamento solo quando necessario, evitando sprechi e mantenendo stabile la propria capacità produttiva.
Il fornitore si occupa di gestire i carichi, i cambi finitura e i tempi di setup, assicurando continuità e regolarità nella consegna dei pezzi.
Questo modello è particolarmente utile per realtà che lavorano su lotti variabili, piccole serie o prototipi, o che desiderano rispondere tempestivamente alle richieste di nuovi colori e finiture.
Benefici principali
- Riduzione dei fermi macchina e dei tempi di inattività
- Maggiore velocità nel cambio finitura o substrato
- Ottimizzazione dei costi in funzione dei volumi reali
- Capacità di risposta immediata a picchi di domanda o lanci di prodotto
Sintesi
Esternalizzare i trattamenti galvanici e PVD consente di rendere la produzione più agile, scalabile e prevedibile, riducendo sprechi e inefficienze.
Significa passare da una logica rigida e interna a un modello dinamico e adattivo, capace di garantire continuità produttiva, tempi più rapidi e minore esposizione economica nei periodi di flessione del mercato.

Sperimentazione e prototipazione: innovare senza immobilizzare capitale
Nel panorama industriale attuale, l’innovazione estetica e funzionale è un fattore chiave di competitività. In settori come rubinetteria, arredo bagno, accessori moda, occhialeria e automotive, la capacità di proporre finiture speciali, colori esclusivi e texture performanti rappresenta un vantaggio concreto sul mercato.
I limiti dell’impianto interno
Per le aziende dotate di impianto galvanico o PVD interno, ogni nuova finitura richiede una fase di test lunga e costosa: prove di adesione, taratura dei parametri, consumo di materiali e ore di lavoro del personale tecnico.
Ogni sperimentazione diventa così un investimento in tempo, risorse e rischio di scarto, spesso difficile da sostenere se la finitura non entra stabilmente in produzione.
Sperimentare con un partner galvanica e PVD conto terzi
Collaborare con un fornitore specializzato permette di accedere a un laboratorio già attrezzato per la sperimentazione e la prototipazione rapida.
Il partner può realizzare piccole serie o campioni pre-serie, testare la resa estetica e meccanica dei trattamenti, e supportare l’azienda nella scelta della combinazione più efficace tra substrato e finitura.
Questo approccio favorisce l’innovazione continua: il cliente può introdurre nuove collezioni o aggiornare le gamme di prodotto senza immobilizzare capitale né interrompere la produzione ordinaria.
Un esempio pratico: un brand di arredo o moda può testare rapidamente una nuova finitura “oro rosa” o “annerito palladio”, verificarne la resa estetica e la resistenza, e lanciarla sul mercato in tempi ridotti, con costi di sperimentazione contenuti.
Sintesi
Esternalizzare la sperimentazione permette di innovare rapidamente e in sicurezza, riducendo costi e rischi.
Il partner PVD e galvanica diventa così un alleato strategico nello sviluppo di finiture d’eccellenza, garantendo risultati affidabili e competitività sul mercato.
Quando conviene gestire internamente?
Naturalmente, non esiste una soluzione valida per tutti. L’esternalizzazione offre vantaggi concreti, ma in alcuni casi la gestione interna può rivelarsi la scelta più efficiente.
Le aziende con volumi di produzione molto elevati, finiture standardizzate e processi ben consolidati possono ammortizzare rapidamente l’investimento e mantenere un controllo diretto su tempi, qualità e logistica.
Gestire internamente un impianto ha senso soprattutto quando:
- La produzione è continuativa e prevedibile
- Le finiture richieste sono sempre le stesse
- L’azienda dispone di competenze tecniche interne e personale formato
- Esiste la volontà di integrare completamente il ciclo produttivo
In questi casi, i costi fissi vengono compensati da economie di scala e la gestione autonoma permette di mantenere piena riservatezza sui processi e sulle ricette di finitura. Tuttavia, anche chi sceglie questa strada deve mettere in conto investimenti costanti in tecnologia, sicurezza e aggiornamento normativo, per evitare l’obsolescenza dell’impianto.
Il modello ibrido: un equilibrio sempre più diffuso
Per molte aziende italiane, soprattutto nei settori del design e dell’arredo, la soluzione ideale è quella ibrida: mantenere internamente alcune fasi strategiche come preparazione, controllo qualità o gestione del colore e affidare le finiture speciali o di nicchia a partner esterni certificati.
Questo modello permette di combinare il meglio dei due approcci:
- controllo e competenza interna sulle fasi chiave,
- flessibilità e innovazione garantite dal fornitore terzista.
In questo modo l’azienda ottimizza i costi, riduce i rischi e preserva la propria capacità di innovare, adattando il modello produttivo alle esigenze del mercato.
Sintesi
L’impianto interno è una scelta logica solo per chi dispone di volumi elevati e processi stabili; per la maggior parte delle imprese italiane, invece, il terzismo galvanico e PVD o il modello ibrido offrono un equilibrio più sostenibile tra efficienza, innovazione e controllo.
Una sintesi comparativa: Gestione interna vs Partner specializzato
Dopo aver analizzato vantaggi e limiti delle due opzioni, è utile confrontare in modo diretto i principali fattori che influenzano la scelta tra impianto interno e azienda esterna

La tabella mette in evidenza come, per la maggior parte delle aziende italiane, la collaborazione con un partner di trattamenti PVD e galvanici conto terzi consenta di ottenere maggiore flessibilità e accesso a competenze aggiornate, con un impegno economico più equilibrato.
Sintesi
Il modello interno garantisce controllo ma richiede risorse e stabilità produttiva; il terzismo industriale, al contrario, offre agilità, sostenibilità economica e innovazione continua, risultando oggi la soluzione più adatta alle imprese che vogliono crescere senza immobilizzare capitale.
LEM come partner per galvanica e PVD
Nel contesto appena descritto, un’azienda specializzata in galvanica e PVD quale è LEM si propone come partner capace di gestire l’intero ciclo di finitura: dalla preparazione del pezzo, alla galvanica, al PVD, al controllo qualità, alla logistica, fino alla riservatezza sulle finiture.
Questo consente al cliente di focalizzarsi sul design, sul prodotto e sul mercato, lasciando la “macchina” dei trattamenti nelle mani di specialisti: l’azienda mantiene internamente solo le fasi chiave e strategiche, e affida al partner terzista le finiture che richiedono flessibilità, aggiornamento tecnologico e investimenti costanti.
In questo modo, si ottengono qualità elevata, controllo sui risultati, ma senza dover sostenere interamente costi fissi elevati e immobilizzare capitale in impianti.
Sintesi
Collaborare con LEM Galvanica PVD significa avere un partner tecnico e strategico capace di coniugare precisione industriale, flessibilità produttiva e innovazione continua, elementi chiave per restare competitivi in un mercato in rapida evoluzione.
Conclusione: scegliere la via più efficiente
Nel confronto tra gestione interna e terzismo industriale per i trattamenti galvanici e PVD, i vantaggi del partner specializzato risultano evidenti:
- Investimento iniziale ridotto
- Maggiore flessibilità produttiva
- Minore rischio tecnologico e normativo
- Accesso immediato a know-how aggiornato
- Possibilità di sperimentare nuove finiture senza immobilizzare capitale
Naturalmente, esistono contesti in cui l’impianto interno può essere giustificato: grandi volumi, processi stabili, finiture standardizzate. Ma per la maggior parte delle imprese italiane, soprattutto quelle orientate al design, alla personalizzazione e all’innovazione, collaborare con un fornitore galvanica e PVD esterno qualificato rappresenta la scelta più intelligente e sostenibile.
Se la tua azienda sta valutando come organizzare i propri trattamenti superficiali, è importante considerare tutti i fattori qui descritti e scegliere la soluzione più coerente con il proprio modello produttivo e obiettivi strategici.
Scopri come ottimizzare i tuoi trattamenti PVD e galvanici con LEM: un partner affidabile, aggiornato e tecnologicamente avanzato, al fianco delle imprese italiane.
Leonardo
Responsabile laboratorio chimico area galvanica - LEM srl
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